L'emergenza coronavirus è entrata a gamba tesa nella vita di ognuno di noi cambiandone radicalmente abitudini, quotidianità e progetti per il futuro.
Sin dal primo momento la GB Viaggi si è impegnata a garantire la massima sicurezza all'interno delle proprie strutture attraverso un'azione di costante monitoraggio degli standard di igiene.
Oggi che la situazione si è ulteriormente evoluta costringendo tutti alla quarantena, oltre ad offrire la possibilità di prenotare una vacanza con soli 100€ di anticipo e la facoltà di annullamento entro i 20 giorni dalla partenza, vogliamo contribuire attivamente alla lotta contro questo nemico invisibile.
Siamo convinti, infatti, che la corretta informazione e la conoscenza degli strumenti di prevenzione, rappresentino l'unica arma per sconfiggere insieme l'epidemia da Covid-19.
Ecco dunque che all'interno di questo articolo troverete tutte le informazioni utili sul nuovo coronavirus. Dalle domande frequenti alle raccomandazioni utili, tutto ciò che c'è da sapere per affrontare in modo consapevole questo difficile momento.
Coronavirus: di cosa si tratta?
Il SARS-CoV-2 chiamato anche nuovo coronavirus del 2019 e noto come Coronavirus di Wuhan, è un virus scoperto intorno alla fine del 2019. Si tratta dell’ottavo coronavirus riconosciuto in grado di infettare gli esseri umani.
Il nome ufficiale dato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) alla sindrome causata dal virus è COVID-19 (abbreviazione dell’inglese COronaVIrus Disease-2019).
I Coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la Sindrome respiratoria acuta grave (SARS).
I Coronavirus sono stati identificati a metà degli anni '60 e sono noti per infettare l'uomo ed alcuni animali (inclusi uccelli e mammiferi). Le cellule bersaglio primarie sono quelle epiteliali del tratto respiratorio e gastrointestinale.
La principale differenza dai precedenti virus è il periodo di incubazione, che va da 3 a 14 giorni, in cui non provoca alcun sintomo. Dopo un avvio lento ma inesorabile, l’epidemia si è diffusa rapidamente toccando tutto il globo, avendo come epicentro la metropoli di Wuhan, esteso capoluogo della provincia di Hubei (Cina Centrale, con circa 12milioni di abitanti) che ha innescato un effetto domino dalla fine del 2019.
Coronavirus Italia: la situazione nel nostro Paese
Sul finire del mese di febbraio 2020, l'Italia ha dovuto fare i conti con il diffondersi del coronavirus. Il primo focolaio è datato 21 febbraio. La zona è quella di Codogno, in Lombardia.
Il cosiddetto "paziente 1" si chiama Mattia, 38 anni. È lui il soggetto dal quale è partito l’effetto domino di casi sospetti e confermati nel lodigiano.
Da quel momento è una rapida escalation che ha fatto registrare migliaia di nuovi contagiati e centinaia di morti al punto da costringere il governo al Lock Down totale lo scorso 11 marzo attraverso la chiusura di tutte le attività commerciali e vendita al dettaglio, eccetto generi alimentari, prima necessità, farmacie e parafarmacie.
Attraverso il seguente link è possibile monitorare costantemente la diffusione del coronavirus in Italia con dati sempre aggiornati a cadenza regolare: aggiornamento coronavirus Italia.
Coronavirus: i sintomi
Quali sono i sintomi di una persona con COVID-19?
I sintomi più comuni di sono febbre, stanchezza e tosse secca. Alcuni pazienti possono presentare indolenzimento e dolori muscolari, congestione nasale, naso che cola, mal di gola o diarrea. Questi sintomi sono generalmente lievi e iniziano gradualmente. Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.
Quanto è pericoloso il nuovo virus?
Alcune persone si infettano ma non sviluppano alcun sintomo. Generalmente i sintomi sono lievi, soprattutto nei bambini e nei giovani adulti, e a inizio lento. Circa 1 su 5 persone con COVID-19 si ammala gravemente e presenta difficoltà respiratorie, richiedendo il ricovero in ambiente ospedaliero.
Quali sono le persone più a rischio di presentare forme gravi di malattia?
Le persone anziane e quelle con patologie sottostanti, quali ipertensione, problemi cardiaci o diabete e i pazienti immunodepressi (per patologia congenita o acquisita o in trattamento con farmaci immunosoppressori, trapiantati) hanno maggiori probabilità di sviluppare forme gravi di malattia.
Quali sono le raccomandazioni per le persone più a rischio?
Il DPCM dell'8 marzo 2020 raccomanda a tutte le persone anziane o affette da una o più patologie croniche o con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
Quanto dura il periodo di incubazione?
Il periodo di incubazione rappresenta il periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici. Si stima attualmente che vari fra 2 e 11 giorni, fino ad un massimo di 14 giorni.
Cosa fare in presenza di febbre, tosse, difficoltà respiratorie o contatti sospetti?
Se presenti febbre, tosse o difficoltà respiratorie e sospetti di essere stato in stretto contatto con una persona affetta da malattia respiratoria Covid-19, rimani in casa, non recarti al pronto soccorso o presso gli studi medici ma chiama al telefono il tuo medico di famiglia, il tuo pediatra o la guardia medica. Oppure chiama il numero verde regionale. Utilizza i numeri di emergenza 112/118 soltanto se strettamente necessario.
Coronavirus: le modalità di trasmissione
I Coronavirus e il nuovo Coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona?
Sì, alcuni Coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona, di solito dopo un contatto stretto con un paziente infetto, ad esempio tra familiari o in ambiente sanitario.
Anche il nuovo Coronavirus responsabile della malattia respiratoria COVID-19 può essere trasmesso da persona a persona tramite un contatto stretto con un caso probabile o confermato.
Come si trasmette il nuovo Coronavirus da persona a persona?
Il nuovo Coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona malata. La via primaria sono le goccioline del respiro delle persone infette ad esempio tramite:
- la saliva, tossendo e starnutendo
- contatti diretti personali
- le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi
- In casi rari il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale
Normalmente le malattie respiratorie non si tramettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti.
Studi sono in corso per comprendere meglio le modalità di trasmissione del virus.
Come gestire un contatto stretto di un caso confermato di COVID-19?
Sulla base delle Ordinanze ministeriali, le Autorità sanitarie territorialmente competenti devono applicare ai contatti stretti di un caso probabile o confermato la misura della quarantena con sorveglianza attiva, per quattordici giorni.
L’infezione da nuovo Coronavirus può essere contratta da un caso che non presenta sintomi (asintomatico)? (Fonte: ISS)
La principale via di trasmissione del virus, secondo l’OMS, in base ai dati attuali disponibili, avviene attraverso il contatto stretto con persone sintomatiche. È ritenuto possibile, sebbene in casi rari, che persone nelle fasi prodromiche della malattia, e quindi con sintomi assenti o molto lievi, possano trasmettere il virus.
Chi è più a rischio di contrarre l’infezione?
Le persone che vivono o che hanno viaggiato in aree a rischio di infezione da nuovo coronavirus oppure persone che rispondono ai criteri di contatto stretto con un caso confermato o probabile di COVID-19.
Le aree a rischio di infezione da nuovo coronavirus sono quelle in cui è presente la trasmissione locale di SARS-CoV-2, come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Queste vanno differenziate dalle aree nelle quali sono presenti solo casi importati.
Coronavirus: le 12 misure di protezione personale
- Restare a casa, uscire di casa solo per esigenze lavorative, motivi di salute e necessità (vedi misure di contenimento)
- Lavarsi spesso le mani
- Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute
- Evitare abbracci e strette di mano
- Mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro
- Igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie)
- Evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri
- Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani
- Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce
- Non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico
- Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol
- Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate
Coronavirus: le misure per i viaggiatori
Cosa è raccomandato ai viaggiatori?
In base al DPCM del 9 marzo 2020 non sono consentiti i viaggi all’estero od in Italia per turismo, ma solo per comprovate esigenze di lavoro, situazioni di necessità o motivi di salute. Sono consentiti spostamenti per raggiungere il proprio domicilio.
Gli spostamenti dall’Italia verso l’estero, ai soli fini di turismo, sono da evitare: se hai prenotato un viaggio e devi partire in questo periodo, ricorda che il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale non interviene sul significato che ciascun tour-operator attribuisce alle informazioni riportate sul sito e rimane estraneo a qualunque rapporto di natura privatistica, incluse le questioni attinenti alle norme che regolano i contratti di viaggio fra clienti e tour-operator/agenzie, o quelle relative alle coperture estese dalle compagnie assicurative a favore dei propri clienti
Cosa fare se sei all’estero?
Le disposizioni attualmente in vigore consentono il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. È quindi possibile fare rientro in Italia. Ti informiamo però che, a seguito dell’adozione del DPCM 9 marzo 2020, molte compagnie aeree e/o Paesi hanno sospeso i voli da/per gli aeroporti italiani. Devi rivolgerti alla tua compagnia aerea per informazioni sul tuo volo di rientro e per ottenere una “ri-protezione” su tratte alternative che consentano il rientro in Italia.
Per ulteriori informazioni ti consigliamo di visitare il sito www.viaggiaresicuri.it
Dove si stanno verificando i casi di COVID-19?
Il 31 dicembre 2019 la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan (Cina) ha segnalato all'OMS un cluster di casi di polmonite ad eziologia ignota nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei.
Il 9 gennaio 2020, il Centro per la Prevenzione e il Controllo delle malattie (CDC) cinese ha riferito che è stato identificato un nuovo coronavirus (chiamato inizialmente 2019- nCoV ed ora denominato SARS-CoV-2) come agente causale ed è stata resa pubblica la sequenza genomica.
Il 30 gennaio 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che questa epidemia rappresenta un’emergenza internazionale di salute pubblica.
L’OMS in data 11 marzo 2020 ha dichiarato che la COVID-19 può essere definita pandemica.
La situazione epidemiologica è in costante evoluzione. L’OMS pubblica ogni giorno un aggiornamento epidemiologico.
Vedi anche link utili e informazioni nella pagina Situazione nel mondo e Situazione in Italia.
Quale misura sanitaria specifica per i viaggiatori è stata avviata nelle prime fasi dell’epidemia nel nostro Paese?
Dopo la notifica dell’epidemia da parte della Cina, l’Italia ha immediatamente raccomandato di posticipare i voli non necessari verso Wuhan e, successivamente, con l’estendersi dell’epidemia, verso tutta la Cina.
La Cina ha cancellato tutti i voli da Wuhan.
Il ministro della Salute, con propria ordinanza, il 30 gennaio, ha disposto la sospensione del traffico aereo con la Repubblica Popolare Cinese, incluse le Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao. Il provvedimento si applica anche a Taiwan.
Nel caso in cui sia presente un caso sospetto di nuovo Coronavirus (in base ai sintomi clinici e alle informazioni epidemiologiche), a bordo di un volo di qualsiasi provenienza, viene immediatamente adottata una procedura di emergenza che prevede il trasferimento del paziente in isolamento presso una struttura ospedaliera designata e la tracciatura dei contatti stretti.