- Origini e storia di Tropea, la perla del Tirreno
- Alla scoperta del turismo balneare tropeano su cui sventola la bandiera blu, qualche consiglio su dove soggiornare
- Le spiagge di Tropea
- Il centro storico, una passeggiata tra vicoletti, chiese, palazzi nobiliari per visitare il cuore storico della città
Origini e storia di Tropea, la perla del Tirreno
La Perla del Tirreno, così è stata soprannominata Tropea, città simbolo della Calabria nel mondo, è sicuramente una località ad alta vocazione turistica per via del suo mare cristallino, per le sue candide spiagge che caratterizzano il suggestivo luogo. Le sue spiagge attirano, infatti, ogni anno turisti da ogni parte del mondo. Una cittadina di piccole dimensioni a picco sul mare, si erge da un promontorio roccioso di pietra tufacee che ha origini molto antiche.
Sull'origine e sul toponimo di Tropea si è discusso molto. Le sue radici, con ogni probabilità, risalgono all'epoca magnogreca anche se vi sono tracce di insediamenti umani che risalgono addirittura all'epoca preistorica.
Leggenda vuole che a fondare la città sia stato Ercole, quando di ritorno da Gibilterra, le cosiddette “colonne d'Ercole”, si fermò sulle coste del Sud Italia. La storia di Tropea inizia, però, in epoca romana quando Sesto Pompeo sconfisse Cesare Ottaviano lungo il suo litorale roccioso. I romani costruirono, dunque, a sud di Tropea i romani costruirono un porto commerciale, in prossimità dell'attuale Santa Domenica.
Alcuni storici pensano che il nome di questa suggestiva cittadina calabrese derivi dalla vittoria in battaglia di un capo vittorioso che qui costruì un insediamento denominato “Triunphum” per onorarne la vittoria. Altri storici invece pensano che il nome derivi da altre parole come ad esempio “tropia” (la carena delle navi) o dallo scontro delle correnti che si trova al largo di questa città e che fa tronare indietro.
La sua particolare posizione strategica diede alla perla del Tirreno un ruolo di prima importanza, sia in epoca romana che in epoca bizantina di cui sono tuttora visibili molti resti come la chiesa sul promontorio e le mura cittadine, chiamate per l’appunto “mura di Belisaro”. Dopo un lungo assedio, la città di Tropea fu conquistata dai pirati arabi, per poi essere riconquistata dai normanni, iniziando da qui un prospero sviluppo che continuò anche sotto il dominio degli Aragonesi.
Per la sua fedeltà agli aragonesi, Tropea godette del titolo “città demaniale” ovvero non sottoposta a nessun feudatario, una delle pochissime città in Calabria a godere di questa posizione. Tutti i paesi circostanti, i famosi 24 casali, dipendevano direttamente da Tropea fino all’inizio dell’800 quando furono istituiti i Comuni.
Una città dalla particolare morfologia, Tropea si divide infatti in due parti: la parte superiore dove abita la maggior parte della popolazione e dove si svolge principalmente la vita del paese e una parte inferiore, chiamata “marina”, che sorge in prossimità del Porto e si trova a ridosso del mare.
L’abitato storico si presenta costruito su una roccia a picco sul mare ed era un tempo cinto di mura e incasellato su un lato, vi si poteva accedere solo attraverso delle porte provviste di sistemi di difesa.
Alla scoperta del turismo balneare tropeano su cui sventola la bandiera blu, qualche consiglio su dove soggiornare
Costa bella, corno di Calabria o Costa degli dei, sono tanti gli appellativi con cui è stato battezzato il tratto di costa del tirreno meridionale che si estende da Pizzo a Nicotera nella provincia di Vibo Valentia. Si tratta di 55 km di litorale con una morfologia molto variegata in cui lunghe spiagge bianche si alternano a rocce frastagliate e creano suggestive calette raggiungibili esclusivamente in barca o a piedi.
All’interno di questo tratto dalle bellezze naturali, Tropea svolge un ruolo importantissimo, che la rende una località di elevata vocazione turistica internazionale, tanto da essersi meritata la dicitura “perla del Tirreno” per la sua incantevole bellezza paesaggistica.
Bellezza paesaggistica, ma anche educazione ambientale e informazione, qualità delle acque, servizi e sicurezza hanno fatto sventolare sul sedile di Tropea, nel 2020, anche la famosa bandiera blu che premia non solo la bellezza di un posto, ma anche la sua corretta gestione.
Una bandiera blu, infatti, garantisce al viaggiatore il monitoraggio continuo del mare, la mappatura delle spiagge, i dati sugli ecosistemi locali, i codici di condotta e tanto altro ancora. Ricevere questa prestigiosa onorificenza significa sposare una filosofia ben precisa che si traduce in un’attività amministrativa che mette al centro della propria agenda l’ambiente e il benessere psicofisico delle persone che ne usufruiscono.
Quando in ambito di turismo si parla di classifiche, in Calabria, gli occhi sono tutti puntati su Tropea che da sola riesce a calamitare oltre il 50% del flusso vacanziero dell’intera regione. Negli anni scordi la cittadina tirrenica è stata premiata con ambitissimi riconoscimenti che le hanno fatto assumere l’appellativo di “Capitale delle Vacanze” che hanno lanciato Tropea a prendere un posto stabile nell’Olimpo del turismo nazionale.
I turisti, soprattutto nei mesi estivi, affollano le spiagge e i suggestivi vicoletti di questa cittadina a picco sul mare che vanta oltre ad una serie di spiagge e grotte che regalano ai visitatori panorami mozzafiato anche una serie di strutture ricettive per tutti i gusti e per ogni esigenza.
L’offerta ricettiva della zona costiera vibonese che si concentra soprattutto nella splendida cornice di Tropea che offrono standard qualitativi di alta qualità con le sue oltre 300 strutture che godono di un altissima reputazione digitale.
Tra i numerosi hotel, b&b, alberghi, residence a vantare la migliore reputazione sono principalmente i villaggi turistici che rappresentano la soluzione ideale per chi vuole coniugare l’alta qualità alla possibilità di godere in tutta tranquillità di una terra ricca di tradizioni e fascino. Una scelta perfetta anche per chi viaggia insieme alla propria famiglia con bambini oppure per chi vuole organizzare un romantico soggiorno di coppia o ancora per chi decide di partire con gli amici o con gruppi organizzati.
Tra i villaggi Calabria all inclusive, i più suggestivi si trovano sicuramente a Tropea, dove sorgono incantevoli resorts direttamente sul mare e offrono la possibilità di soggiornare in uno dei luoghi più suggestivi della Calabria senza rinunciare al comfort, al relax e al divertimento non solo degli adulti, ma anche dei più piccini.
Il versante tirrenico offre poi diverse soluzioni altrettanto suggestive che per la loro posizione vantaggiosa consentono di raggiungere zone balneari di principale interesse. Così è possibile optare per i villaggi di Parghelia, passando per Santa Domenica di Ricadi e Zamborne. Strutture ricettive che vi lasceranno senza fiato per la loro collocazione perfettamente inserita nei contesti naturali, un valore aggiunto che renderà la vacanza in un villaggio turistico in Calabria davvero indimenticabile
Le spiagge di Tropea
Se si decide di visitare Tropea è d’obbligo un giro tra le sue spiagge più belle con le sue acque cristalline che regalano ampie sfumature cromatiche che vanno dal turchese all’azzurro intenso. Il luogo ideale per un viaggio indimenticabile contornato da falesie, colori, profumi e scorci straordinari.
Le spiagge di Tropea sono tutte raggiungibili dal centro storico attraverso strade e scalinate che partono dal Duomo, dal Largo Galluppi, da Rione Borgo e dal Convento.
Grande interesse per la spiaggia della Rotonda, considerata tra le più belle di Tropea e protetta dallo scoglio di San Leonardo. Si estende ai piedi di una rupe a strapiombo sul mare, bagnata da acque straordinariamente limpide.
Poco più avanti è possibile trovare la spiaggia di Marina dell’Isola, una spiaggia bianchissima resa ancora più suggestiva dalla vista della chiesa in alto.
Da qui si può raggiungere la Grotta del Palombaro, una lingua di sabbia lambita da acque turchesi. Romantica e bellissima, questa spiaggia è un nido d’amore perfetto. È raggiungibile solo costeggiando un isolotto e quando si arriva è possibile perdersi nelle sue acque limpide o noleggiare un giro in pedalò per un’escursione difficilmente dimenticabile.
Al di là dello scoglio di San Leonardo si trova la Spiaggia del Cannone, solitamente una delle meno affollate, raggiungibile dal porto turistico per mezzo di una scalinata.
In assoluto, la spiaggia più grande e visitata di Tropea e la cosiddetta “Linguata”, raggiungibile attraverso una ripida scalinata che parte dalla spiaggia di Marina dell’Isola, la fatica viene compensata da uno dei fondali più belli della zona, perfetto per lo snorkeling.
Il centro storico, una passeggiata tra vicoletti, chiese, palazzi nobiliari per visitare il cuore storico della città
Sbaglia chi crede che Tropea sia solo un posto di mare da visitare d’estate. Questo splendido borgo in provincia di Vibo Valentia nasconde gioielli che si svelano agli occhi di chi sa andarli a cercare.
Occorre superare l’immagine della Calabria come terra di solo mare e portare all’attenzione dei visitatori la straordinaria ricchezza e varietà del territorio, dai siti archeologici e dai centri storici, retaggio delle millenarie civiltà che si sono succedute. Tropea, capitale del turismo balneare della Calabria, ha tutti i numeri per proporsi come meta di visitatori non solo durante l’estate, ma anche nelle altre stagioni per via delle testimonianze del suo glorioso passato che ha visto avvicendarsi sul suo territorio civiltà che fanno risalire la presenza umana al 3300 a.C.
Il suo centro storico, a circa 70 metri dal mare, si estende su un dedalo di vicoli, stradine, chiese, palazzi nobiliari, terrazzi panoramici e incredibili scorci sul blu del mare che si aprono improvvisamente, passeggiando.
Tropea accoglie il suo visitatore con la sagoma del Santuario della Madonna dell’Isola che da circa mille anni domina il mare e la spiaggi ai suoi piedi. Questo santuario merita sicuramente una visita in quanto oltre a ragioni spirituali e religiose offre un fantastico panorama godibile dal suo piazzale esterno dove si abbraccia tutto l’orizzonte che da Punta Riace giunge fino a Punta Zambrone. Qui nelle giornate più limpide è possibile ammirare nitidamente le isole di Vulcano e Stromboli che si ergono dal mare e se si è fortunati è possibile vedere persino l’Etna.
Diverse leggende sono legate al santuario che si dice sia il luogo in cui sono avvenute molte guarigioni. A metà delle scale di accesso al santuario vi è un masso su cui si posava, per chiedere salute, chi soffriva di malattie gastriche.
All’interno della chiesa, sull’altare maggiore, è possibile ammirare la Sacra Famiglia, realizzate nel ‘700, queste statue vengono ogni anno calate a spalla su di un peschereccio per la processione della Madonna Assunta che si celebra il 15 agosto. Un corteo di barche che dal Mare Piccolo percorrono tutto il tratto antistante Tropea, per terminare al tramonto quando le statue vengono issate per rientrare nella chiesa.
Proprio nel centro della cittadina si trova il Duomo di Tropea, la Cattedrale di Maria Santissima di Romania, anche conosciuta come cattedrale normanna poiché fu realizzata da questo popolo alla fine del 1200. Sulla facciata esterna spicca la protettrice di Tropea, la Madonna di Romania, anche se l’originale si trova al suo interno, dipinta da un allievo di Giotto intorno al 1230. Secondo la tradizione questo miracoloso dipinto protegge gli abitanti da calamità naturali come terremoti, guerre e malattie. Di grande interesse vi è poi un pulpito risalente al ‘700 e un maestoso crocifisso di legno nero, che risale probabilmente al 1600.
Molte delle preziose opere provenienti dalla Cattedrale e da altre chiese ormai chiuse sono conservate all’interno del Museo Civico Diocesano che accolglie i visitatori con una serie di statue in marmo e un trittico del ‘600 con la Madonna delle Grazie, San Francesco d’Assisi e Santa Chiara. Al primo piano è possibile ammirare una serie di dipinti di varie epoche, tra cui tre grandi tele che raffigurano la Madonna del Rosario, la Madonna del Carmine e un’Incredulità di San Tommaso di Nicola Menzele. Mentre al secondo piano si trovano i reperti medievali e ospita una serie di sale dedicate ai dipinti della Madonna. Tra questi bisogna sicuramente citare l’Incoronazione della Vergine afferente alla scuola siciliana del ‘600, le opere di Giuseppe Grimaldi – il pittore settecentesco più importante per Tropea – e la Gloria dell’Immacolata.
Appena fuori dalla cittadina, si trova una chiesa sconsacrata dedicata a Santa Maria della Neve per via sei portali in granito e alle due candide statue che rappresentano S. Gioacchino e S. Anna. La struttura, aperta al pubblico, viene anche utilizzata come Sala Convegni. Una chiesa del 1500 dominata da un settecentesco altare in legno che conserva opere di un certo livello come i dipinti di Sant’Antonio (1600) e la Crocifissione (1720). La chiesa anche conosciuta come chiesa della Michelizia, nome nato dalla fusione di Michaeli Milizia, anche se la leggenda vuole che questo nome faccia riferimento ad un commerciante di Messina, Michele Milizia per l’appunto, che in seguito ad un nubifragio, si trovò bloccato a largo di questa costa. Dopo aver a lungo pregato, in segno di riconoscimento decise di dedicare ima chiesa alla Vergine Maria. Nel 2016 in seguito ad alcuni lavori di restauro sono state portate in luce due camere sepolcrali che si trovano sotto il pavimento della navata.
Una passeggiata nel centro storico di Tropea permette inoltre di scoprire diverse botteghe artigiane dove sono ancora in molti a lavorare il ferro, la terracotta, la ceramica e i tessuti o assaporare i prodotti tipici del luogo coltivati direttamente dai contadini. Avventurandosi in questi vicoletti si possono anche ammirare i palazzi nobiliari realizzati tra il ‘700 e l’800 che ancora presentano gli stemmi nobiliari e i suggestivi balconi che affacciano direttamente sul mare.
Il cuore del centro è Largo Ercole con la sua importante piazza da cui è possibile raggiungere Palazzo Toraldo, dove è ancora conservata una collezione di reperti archeologici e Villa Braghò, il portale più carico di ornamenti e fregi tra quelli visitabili nel centro storico. L’arco in granito che incornicia il grande portone risale al 1721. Sulla fascia di pietra si alternano poi colonne, bugne, e tanti altri ornamenti. Notevoli anche le ringhiere che ornano la facciata del palazzo.
A dimostrazione del fatto che Tropea offre anche un importante sito culturale e archeologico, oltre che naturalistico e balneare, bisogna ricordare che anche Tropea è in corsa per il titolo di Capitale della Cultura italiana per l'anno 2022. A comunicarlo è il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo. Questo proprio per sottolineare quanto Tropea sia un posto di mare da amare tutto l'anno.