Spiagge incantevoli, calette segrete e siti archeologici: la Calabria Ionica è tutto questo e molto di più. Questa zona della Calabria, nonostante sia battuta di meno dal turismo, lascia un segno indelebile nel cuore di chi la visita. La bellezza dei suoi panorami e l'accoglienza calorosa dei suoi abitanti conquistano chiunque. È un luogo che affascina e arricchisce l'anima.
Se stai per pianificare una vacanza sulla costa ionica calabrese, sei nel posto giusto! In questo articolo di consigliamo 5 cose da fare e vedere in Calabria, sulla costa ionica. Sei pronto? Si parte!
Esperienze Imperdibili sulla costa Ionica Calabrese
- La spiaggia di Caminia: snorkeling alla grotta di San Gregorio
- Le vasche di Cassiodoro: alla scoperta della Calabria antica
- Sulle orme della magna Grecia: Scolacium, Kaulon e Capo Colonna
La spiaggia di Caminia: snorkeling alla grotta di San Gregorio
La spiaggetta di Caminia è considerata tra le più belle della Calabria Ionica. Questo tratto di costa, lungo all'incirca 1 km, regala sabbia chiara fine - puntellata da piccole conchiglie - e un mare che non si dimentica. Incastonata tra due scogli rocciosi che cadono a picco sul mare, nasconde grotte e meravigliose insenature tutte da scoprire.
Protetta da alte pareti rocciose che formano insenature e grotte affascinanti, la vegetazione mediterranea alle spalle, offre un contrasto suggestivo con il mare cristallino. Inoltre alla fine della Spiaggia di Caminia potrai visitare a nuoto la meravigliosa Grotta di San Gregorio.
Ideale per lo snorkeling, in questo tratto della costa di Caminia potrai avvistare tantissime creature marine oltre ammirare il bellissimo panorama. Secondo le tradizione popolare, qui giunsero le reliquie di San Gregorio Taumaturgo, un vescovo della Grecia antica, durante l’iconoclastia del VII secolo. La leggenda narra che il corpo di San Gregorio Taumaturgo fu portato in mare sorretta dalle mani degli angeli che lo guidarono fino alla spiaggia.
In questa grotta, considerata ancora oggi sacra, ebbe origine il culto del Santo, patrono del comune di Stalettì. Le sue reliquie sono conservate nella chiesa bizantina di San Gregorio.
Info Utili
- Come raggiungere la spiaggia di Caminia: da nord, devi prendere l'A3 (autostrada Salerno-Reggio Calabria) e poi la strada E848 che collega Lamezia a Catanzaro. Una volta arrivato a Catanzaro, segui le indicazioni per Soverato e, dopo circa 20 minuti, troverai la deviazione per la spiaggia di Caminia. Se viaggi da sud, ad esempio da Reggio Calabria, devi seguire l'A3 in direzione Lamezia Terme e da lì prendere la stessa strada menzionata sopra.
- Ideale: per famiglie con bambini e amanti dello snorkeling.
- Servizi: la spiaggia è servita da tanti servizi; oltre i diversi lidi che permettono di noleggiare ombrelloni e lettini sono presenti bar, ristoranti e alimentari, rendendo questo tratto di costa ideale anche per le famiglie.
- Parcheggio: Ci sono diversi parcheggio a pagamento lungo la spiaggia di Caminia. Ma ti consigliamo di andare molto presto, perchè nonostante non sia così conosciuta dai turisti è molto frequentata dai locali. Quindi arrivare tardi potrebbe crearti problemi nel trovare posto.
- Una curiosità: C'è un incantevole percorso panoramico che segue l'antico tracciato della 106 che si trova sopra i tornanti della spiaggia di Caminia. Da un punto specifico lungo questo percorso, osservando la scogliera, le rocce sembrano prendere la forma di un volto. Secondo le leggende popolari, questo volto potrebbe appartenere al mitico re Italo o addirittura a San Gregorio stesso.
Le Vasche di Cassiodoro: alla scoperta della Calabria antica
Le Vasche di Cassiodoro, a Copanello di Stalettì, sono una delle tappe imperdibili di questo viaggio lungo la costa dei saraceni. Questa località marina è famosa per la sua suggestiva scogliera di granito bianco che si tuffa dolcemente nel mare. Tuttavia, ciò che rende questo luogo ancora più affascinante è la storia legata a Flavio Magno Aurelio Cassiodoro.
Il Senatore romano, qui vi costruì tre vasche, che oggi milioni di turisti visitano ogni anno. Un tempo servivano per l’allevamento dei pesci, una sorta di primitiva forma di acquacoltura. Dopo la sua morte, gli abitanti locali continuarono a utilizzare queste vasche naturali per allevare murene.
Scavate nella roccia e alimentate da una sorgente naturale, sono ancora visibili e facilmente raggiungibili a piedi seguendo un sentiero che parte dal parcheggio del quartiere di Copanello. Lungo il percorso si possono ammirare anche i ruderi della basilica di San Martino, una chiesa del VI secolo che faceva parte del complesso monastico fondato da Cassiodoro.
Visitabili gratuitamente, ti consigliamo di indossare scarpe comode e portare acqua e cappello per la visita, che dura circa un’ora e mezza.
Info Utili
- Come raggiungere le vasche di Cassiodoro: Per raggiungere le Vasche di Cassiodoro ti basterà uscire dall’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria a Lamezia Terme. Da qui prosegui sulla SS106 in direzione Catanzaro. Dopo circa 20 km si arriva a Copanello, dove si trova il parcheggio per raggiungere la spiaggia e per raggiungere le vasche a nuoto.
- Ideale: per appassionati di storia e snorkeling
- Parcheggio: disponibile nei pressi gratuito
Sulle orme della magna Grecia: Scolacium, Kaulon e Capo Colonna
La Calabria, terra ricca di storia e cultura, custodisce i tesori della Magna Grecia, un'epoca di fiorente influenza greca che ha plasmato il territorio e l'identità della regione.
Tra le testimonianze più evocative di questo glorioso passato troviamo Scolacium, Kaulon e Capo Colonna. Si tratta di tre siti archeologici di immenso valore che ci permettono di rivivere l'atmosfera e la grandiosità delle città greche antiche. Andiamo a scoprirle insieme!
Museo e Parco archeologico di Scolacium
Scolacium, situata nell'odierna Roccelletta di Borgia, fu un importante centro romano che prosperò per secoli grazie alla sua posizione strategica. Tra le rovine dell'antica città, possiamo ammirare i resti dell'anfiteatro, delle terme, delle mura e di diverse domus, che ci offrono un affascinante spaccato sulla vita quotidiana dell'epoca. Il sito archeologico, copre un'area di circa 35 ettari e include anche un museo dove sono esposti reperti rinvenuti durante gli scavi. Tra le strutture più significative, troviamo una basilica di età paleocristiana, il foro romano, e il teatro, che poteva ospitare migliaia di spettatori. Il teatro è particolarmente interessante per la sua architettura e per il fatto che viene ancora utilizzato oggi per spettacoli ed eventi culturali.
Il parco è immerso in un uliveto secolare, che rende la visita ancora più suggestiva. L'area è stata abitata già dall'epoca greca, quando la città era conosciuta come Skylletion, e ha continuato a essere un importante centro durante l'epoca bizantina e normanna. La combinazione di storia, archeologia e bellezze naturali rende Scolacium un luogo affascinante e ricco di storia da esplorare.
- Come raggiungere il Parco di Scolacium: Da Catanzaro, prendi la SS106 in direzione sud (Reggio Calabria), esci a Roccelletta di Borgia e segui le indicazioni per il Parco Archeologico di Scolacium. Da Reggio Calabria, prendi la SS106 in direzione nord (Taranto), esci a Roccelletta di Borgia e segui le indicazioni per il Parco Archeologico di Scolacium.
- Orari di apertura: aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19 salvo il lunedì (chiusura settimanale)
Parco Archeologico dell'antica Kaulon
Kaulon, nei pressi di Monasterace Marina, sorse come colonia achea nel VIII secolo a.C, diventando una fiorente città della Magna greca. Il sito archeologico, immerso in un paesaggio costiero mozzafiato, conserva i resti di un santuario dedicato ad Apollo, un teatro, con diverse abitazioni e una necropoli.
Tra le abitazioni, spicca la “Casa del Drago”, così chiamata per il mosaico raffigurante un drago,oggi esposto nel museo. Notevoli sono anche i resti del tempio dorico periptero (470-460 a.C.), scoperti agli inizi del secolo scorso, parte di un'ampia area santuariale che successivamente venne utilizzata per attività metallurgiche. Nel settore centrale del parco, un edificio originariamente abitativo venne trasformato nel IV secolo a.C. in complesso termale, con un mosaico pavimentale policromo raffigurante draghi e delfini. Nella seconda metà del III secolo a.C., l'edificio fu adibito a luogo di culto.
Il museo del parco è situato a monte della SS 106 e consigliamo di visitarlo in quanto illustra la storia della città con un percorso che copre l'abitato, le aree sacre e le necropoli. Tra i reperti di rilievo, vi sono splendidi elementi di armature e la "Tabula Cauloniensis", e una tabula bronzea iscritta con dedica a Zeus in alfabeto acheo (470-460 a.C.).
Infine, tra i reperti più celebri troviamo i Bronzi di Riace, due statue in bronzo di guerrieri greci di straordinaria fattura, risalenti al V secolo a.C. Oggi sono custoditi nel Museo Nazionale Archeologico di Reggio Calabria.
- Come raggiungere il Parco Archeologico dell'antica Kaulon: Da Reggio Calabria ti basterà prendere l'autostrada A2 in direzione nord (Salerno), uscendo a Rosarno. Da qui segui le indicazioni per la SS682 verso Marina di Gioiosa Ionica, proseguendo sulla SS106 in direzione nord (Taranto). Seguendo questa strada arrivera a Monasterace Marina e da qui ti basterà segui le indicazioni per il Parco Archeologico di Kaulon. Da Catanzaro, dovrai invece prendere la SS106 in direzione sud (Reggio Calabria), seguire la SS106 fino a Monasterace Marina, e poi seguire le indicazioni per il Parco Archeologico di Kaulon.
- Orari di apertura del sito: tutti i giorni dalle 9 alle 19.
Sito archeologico di Capo Colonna
Situato a 10 km da Crotone, il Parco archeologico di Capo Colonna, è un luogo iconico che domina la costa Ionica. Si estende per circa 50 ettari sulla punta orientale del promontorio, ed era conosciuto nell'antichità come "Lakinion akron". Questo luogo sacro era originariamente un importante santuario dedicato alla dea Hera Lacinia, fondato dai greci achei di Crotone e attivo fino all'epoca romana.
L'area archeologica è delimitata dalle mura romane e include resti significativi dell'Heraion, il santuario extraurbano di Kroton. È stato un centro di venerazione molto importante, visitato anche da Pitagora nel V secolo a.C., che qui avrebbe tenuto incontri con il ramo femminile della sua scuola.
Il grande tempio dorico di Hera Lacinia, costruito intorno al 480-470 a.C., domina il promontorio con la sua unica colonna superstite, diventata un simbolo del parco. Il Museo Archeologico, inaugurato nel 2006, ospita una ricca collezione che include reperti dell'abitato romano, frammenti del tetto marmoreo del tempio e reperti provenienti dai fondali della costa crotonese, tra cui il carico di marmi del relitto di Punta Scifo.
- Come raggiungere il Parco di Capo Colonna: La stazione ferroviaria più vicina servita dal servizio nazionale è quella di Crotone. Da qui, il sito archeologico di Capo Colonna dista circa 5 km. Per raggiungere Capo Colonna da Salerno, segui la E45 in direzione di Strada Statale 19 delle Calabrie/SP241 a Taverna. Prosegui poi sulla SS106 in direzione sud verso Crotone. Una volta arrivato a Crotone, segui le indicazioni per Capo Colonna, che si trova sulla punta orientale del promontorio, facilmente accessibile in auto.
- Orari di apertura: aperto dalle 9 alle 19 tutti i giorni.