I siti UNESCO sono luoghi o beni che sono stati riconosciuti dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) come patrimonio dell'umanità. Questi siti sono considerati di eccezionale importanza culturale o naturale e meritano di essere preservati per le generazioni future. Il Lazio è una regione ricca di patrimoni culturali e naturali e in tutto il territorio possiamo trovare ben 6 siti inseriti nella lista del Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO.
In questo articolo vi diamo una panoramica dei siti UNESCO, assolutamente da visitare quando si va in vacanza nel Lazio.
Sommario:
Centro Storico di Roma
Il centro storico di Roma è uno dei siti più iconici e culturalmente ricchi del mondo, incluso nella lista del Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO nel 1980. La sua straordinaria concentrazione di monumenti, chiese, piazze e rovine antiche testimoniano oltre 2.500 anni di storia. I principali monumenti che si possono visitare qui sono:
- il Colosseo, conosciuto anche come Anfiteatro Flavio, è uno dei simboli più famosi di Roma. Costruito tra il 70 e l'80 d.C., poteva ospitare fino a 50.000 spettatori per spettacoli di gladiatori, cacce agli animali e altri eventi pubblici. È uno degli esempi più significativi dell'architettura e dell'ingegneria romana.
- Il Foro Romano (in foto sopra) era il centro della vita politica, commerciale e religiosa dell'antica Roma. Qui si trovavano templi, basiliche e altri edifici pubblici cruciali per la vita cittadina. Oggi, il Foro è un'area archeologica affascinante che offre uno sguardo dettagliato sulla vita nell'antica Roma. Il Pantheon è un antico tempio romano dedicato a tutte le divinità, ora trasformato in chiesa cattolica. Costruito nel 27 a.C. da Marco Agrippa e ricostruito dall'imperatore Adriano nel II secolo d.C., il Pantheon è famoso per la sua cupola, la più grande del mondo in calcestruzzo non armato, con un oculus centrale che illumina l'interno.
- Piazza Navona è una delle piazze più celebri di Roma, costruita sul sito dello Stadio di Domiziano. È famosa per le sue fontane barocche, in particolare la Fontana dei Quattro Fiumi di Gian Lorenzo Bernini, e per la chiesa di Sant'Agnese in Agone.
- La Fontana di Trevi è la più grande fontana barocca di Roma e una delle più celebri al mondo. Progettata da Nicola Salvi e completata da Giuseppe Pannini nel 1762, rappresenta il dio Oceano su un carro trainato da cavalli marini.
- Piazza di Spagna e Scalinata di Trinità dei Monti, nota per la sua monumentale scalinata di 135 gradini, costruita tra il 1723 e il 1725, che conduce alla chiesa di Trinità dei Monti. La scalinata è un luogo iconico e popolare per i turisti e i romani.
- Piazza del Popolo è una delle piazze più grandi di Roma, famosa per il suo obelisco egiziano, le fontane gemelle e la Chiesa di Santa Maria del Popolo, che contiene opere di Caravaggio, Bernini e Raffaello.
- Il Campidoglio è una delle sette colline di Roma ed è sede del governo della città sin dai tempi antichi. La piazza è stata progettata da Michelangelo e ospita il Palazzo Senatorio, il Palazzo dei Conservatori e il Palazzo Nuovo, che insieme formano i Musei Capitolini.
Il centro storico di Roma è una testimonianza unica dell'evoluzione dell'architettura e dell'arte attraverso i secoli. Ogni strato della città, dall'epoca repubblicana e imperiale, passando per il Medioevo, il Rinascimento, fino al Barocco, racconta una storia di continuità e trasformazione. L'influenza di Roma sulla cultura, la legge, l'architettura e la lingua è stata immensa e ha plasmato il corso della storia occidentale.
La gestione del centro storico comporta sfide significative, inclusa la conservazione dei monumenti antichi, la gestione del flusso turistico e la protezione del patrimonio culturale dagli effetti del tempo e dell'inquinamento. Diverse iniziative e progetti sono in corso per garantire la preservazione di questi siti per le future generazioni, bilanciando la necessità di accessibilità turistica con quella di conservazione.
Il centro storico di Roma continua a essere un luogo di straordinaria bellezza e significato, attirando milioni di visitatori ogni anno e offrendo un'esperienza unica di immersione nella storia e nella cultura del passato.
Città del Vaticano
La Città del Vaticano, sede della Chiesa Cattolica e residenza del Papa, è il più piccolo stato indipendente del mondo sia per area che per popolazione. Situata all'interno della città di Roma, è stata inclusa nella lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO nel 1984. Questo enclave sacro è ricco di monumenti storici, opere d'arte e significati religiosi, culturali e storici:
- La Basilica di San Pietro è una delle chiese più grandi e importanti del mondo cristiano. Costruita sulla tomba di San Pietro, uno dei dodici apostoli di Gesù e primo Papa, la basilica attuale fu iniziata nel 1506 e completata nel 1626. Progettata da architetti del calibro di Bramante, Michelangelo, Raffaello e Bernini, la basilica è un capolavoro dell'architettura rinascimentale e barocca. La maestosa cupola progettata da Michelangelo offre una vista panoramica sulla città di Roma. Nella prima cappella a destra dell'ingresso si trova la celebre Pietà di Michelangelo, questa scultura raffigura la Vergine Maria che tiene in grembo il corpo di Cristo morto.
- Piazza San Pietro: progettata da Gian Lorenzo Bernini tra il 1656 e il 1667, è un vasto spazio ovale circondato da un colonnato che rappresenta le "braccia materne della Chiesa". Al centro della piazza si erge un obelisco egiziano, trasportato a Roma da Caligola.
- I Musei Vaticani: ospitano una delle più grandi collezioni d'arte del mondo, accumulata dai Papi nel corso dei secoli. Fondati da Papa Giulio II nel XVI secolo, i musei comprendono numerose sezioni dedicate all'arte antica, medievale, rinascimentale e contemporanea come la Cappella Sistina, famosa per gli affreschi di Michelangelo, in particolare il soffitto e "Il Giudizio Universale" sulla parete dell'altare. La Cappella Sistina è anche il luogo in cui si svolge il conclave per l'elezione del Papa; le stanze di Raffaello affrescate da Raffaello e dai suoi allievi, tra cui la "Scuola di Atene" e il Museo Pio-Clementino che contiene una vasta collezione di sculture classiche, tra cui il celebre "Laocoonte".
- I Giardini Vaticani che coprono circa metà della superficie della Città del Vaticano, sono un'oasi di tranquillità e bellezza. Creati nel XIII secolo, i giardini contengono numerose fontane, statue e piante rare provenienti da tutto il mondo.
- Il Palazzo Apostolico è la residenza ufficiale del Papa e comprende numerosi appartamenti papali, uffici, cappelle e sale per le udienze. Tra le stanze più celebri ci sono la Cappella Sistina e la Biblioteca Apostolica Vaticana.
La Città del Vaticano è il centro spirituale del cattolicesimo mondiale e un importante luogo di pellegrinaggio per milioni di fedeli ogni anno. La sua influenza religiosa, culturale e politica è significativa non solo per i cattolici ma anche a livello globale.
Villa Adriana a Tivoli
La Villa Adriana, si trova a Tivoli, vicino a Roma, è uno dei complessi archeologici più importanti e impressionanti dell'antica Roma. Costruita dall'imperatore Adriano tra il 118 e il 138 d.C., questa villa rappresenta una delle residenze più sontuose e sofisticate dell'epoca imperiale. Villa Adriana è stata inclusa nella lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO nel 1999. L'imperatore Adriano, noto per essere un grande viaggiatore e un amante dell'arte e dell'architettura, concepì Villa Adriana come un luogo di ritiro e un omaggio ai vari stili architettonici e culturali che aveva ammirato durante i suoi viaggi attraverso l'Impero Romano. La villa occupava un'area di circa 120 ettari e comprendeva una serie di edifici residenziali, termali, teatri, biblioteche, padiglioni e giardini.
Le principali strutture di Villa Adriana comprendono:
- Il Teatro Marittimo è una delle strutture più affascinanti della villa. È un'isola artificiale circondata da un canale d'acqua e accessibile tramite due ponti girevoli. Su quest'isola si trovano una residenza privata dell'imperatore, una sorta di rifugio personale.
- Il Canopo è un lungo bacino d'acqua ispirato all'omonima città egiziana e al suo canale. Questo bacino è decorato con colonne, statue e una serie di archi. Alla fine del Canopo si trova il Serapeo, un edificio semicircolare che fungeva da sala da pranzo estiva.
- Il Pecile, un grande portico quadrato che circonda un giardino e un bacino d'acqua. Era utilizzato per passeggiare e rilassarsi. Questa struttura si ispira al Pecile di Atene, un luogo famoso per le discussioni filosofiche.
- Gli Edifici Termali, sono diversi e comprendono anche Le Grandi e le Piccole Terme. Le Grandi Terme erano destinate agli uomini e comprendevano una vasta palestra, mentre le Piccole Terme erano riservate alle donne e agli ospiti più intimi.
- La villa includeva almeno due biblioteche, una greca e una latina, riflettendo l'interesse di Adriano per la cultura e la letteratura.
- Villa Adriana possedeva diversi teatri, tra cui il Teatro Greco e il Teatro Latino, che venivano utilizzati per rappresentazioni drammatiche e musicali.
Villa Adriana rappresenta un'eccezionale sintesi di diverse tradizioni architettoniche e culturali del mondo antico. L'uso innovativo dello spazio, l'integrazione di elementi naturali e artificiali e la varietà degli edifici rendono questa villa un capolavoro dell'architettura romana. Adriano stesso partecipò attivamente alla progettazione della villa, infondendo in essa il suo gusto personale e le sue esperienze di viaggio.
Oggetto di numerosi scavi e studi archeologici sin dal Rinascimento che rivelato una grande quantità di statue, mosaici e affreschi, molti dei quali sono oggi conservati nei musei di tutto il mondo. Villa Adriana è aperta al pubblico e rappresenta una delle principali attrazioni turistiche di Tivoli. I visitatori possono esplorare le rovine e immergersi nell'atmosfera di una delle residenze più grandiose dell'antichità. La villa offre un'opportunità unica di comprendere la vita quotidiana e il lusso di cui godeva l'élite romana sotto il regno di Adriano.
Villa d'Este a Tivoli
Anche Villa d'Este si trova a Tivoli ed è uno dei capolavori del Rinascimento italiano e un esempio emblematico del giardino all'italiana. La villa è stata inclusa nella lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO nel 2001 per la sua straordinaria architettura e i suoi giardini mozzafiato, caratterizzati da numerose fontane, grotte e giochi d'acqua. Commissionata dal cardinale Ippolito II d'Este, figlio di Alfonso I d'Este e Lucrezia Borgia, nel 1550. Dopo essere stato nominato governatore di Tivoli, Ippolito II decise di trasformare un monastero benedettino in una sontuosa residenza che riflettesse il suo potere e il suo gusto artistico. I lavori furono affidati all'architetto Pirro Ligorio e supervisionati da un team di artisti e ingegneri idraulici.
La villa stessa è un esempio splendido dell'architettura rinascimentale. Gli interni sono decorati con affreschi che rappresentano scene mitologiche, storiche e religiose. Questi affreschi furono realizzati da artisti come Livio Agresti e Federico Zuccari. Gli appartamenti del Cardinale situati al piano nobile, includono stanze splendidamente decorate come la Sala di Noè, la Sala di Mosè e la Sala della Gloria.
I giardini di Villa d'Este sono famosi per la loro bellezza e complessità. Progettati secondo il modello del giardino all'italiana, essi si sviluppano su una serie di terrazze discendenti che si affacciano sulla valle del fiume Aniene.
- Fontana dell'Ovato: una delle fontane più celebri del giardino, caratterizzata da una grande vasca ovale circondata da statue e getti d'acqua.
- Viale delle Cento Fontane: un lungo viale fiancheggiato da cento piccole fontane decorate con motivi di gigli, aquile e obelischi, che rappresentano l'emblema degli Este.
- Fontana di Nettuno: progettata nel XVIII secolo, questa imponente fontana fu aggiunta al giardino originale e rappresenta una delle attrazioni principali.
- Fontana del Bicchierone: progettata da Gian Lorenzo Bernini, questa fontana è caratterizzata da un grande calice da cui l'acqua trabocca in una serie di cascate.
Uno degli aspetti più impressionanti è il sofisticato sistema idraulico che alimenta le sue numerose fontane. L'acqua viene prelevata dal vicino fiume Aniene e convogliata attraverso un complesso sistema di canali, tubi e sifoni che permettono ai giochi d'acqua di funzionare senza l'uso di pompe meccaniche.
Villa d'Este è considerata un capolavoro del giardino manierista e ha avuto una grande influenza sulla progettazione di giardini in tutta Europa. I suoi elementi decorativi e la disposizione delle fontane hanno ispirato numerosi altri giardini, tra cui quelli di Versailles in Francia e di Schönbrunn a Vienna.
Oggi ospita anche eventi culturali, concerti e mostre temporanee che contribuiscono a mantenere vivo l'interesse per questo straordinario patrimonio storico e artistico. Gli spettacoli serali con le fontane illuminate offrono un'esperienza suggestiva e indimenticabile.
Necropoli Etrusche di Cerveteri e Tarquinia
Le Necropoli Etrusche di Cerveteri e Tarquinia sono siti archeologici di enorme importanza storica e culturale, che offrono una testimonianza unica della civiltà etrusca, che fiorì in Italia centrale prima dell'ascesa dell'Impero Romano. Questi siti sono stati inclusi nella lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO nel 2004.
La Necropoli della Banditaccia si trova vicino alla moderna città di Cerveteri (antica Caere). È una delle più grandi e antiche necropoli etrusche, con tombe che risalgono dal IX secolo a.C. fino al III secolo a.C. La necropoli copre un'area di circa 400 ettari, di cui solo una parte è stata esplorata e resa accessibile al pubblico.
Le tombe di Cerveteri variano notevolmente in dimensioni e complessità, riflettendo l'evoluzione delle pratiche funerarie e le differenze sociali dell'epoca. Infatti vi sono varie tipologie diverse, come:
- Tumuli: Grandi tombe a tumulo, spesso con una struttura interna complessa che imita le case etrusche, complete di stanze, letti e arredi scolpiti nella pietra.
- Tombe a dado: a forma di cubo, generalmente più piccole, scavate nel tufo e spesso dotate di un ingresso monumentale.
- Tombe a camera: si trovano sotto il livello del suolo e sono accessibili tramite una scala; alcune di esse sono decorate con affreschi o rilievi scolpiti.
Qui puoi visitare alcune delle tombe più famose come la Tomba dei Rilievi tra le più famose della necropoli, risalente al IV secolo a.C., decorata con rilievi in stucco che rappresentano scene della vita quotidiana e oggetti domestici e la Tomba dei Capitelli, famosa per i suoicapitelli scolpiti che ricordano quelli dei templi etruschi.
La Necropoli dei Monterozzi si trova vicino alla moderna città di Tarquinia (antica Tarchna). Questo sito è famoso per le sue tombe dipinte, che risalgono principalmente dal VI al II secolo a.C. Le tombe di Tarquinia sono scavate nel tufo e molte di esse sono decorate con affreschi che offrono una visione vivida della vita etrusca. Sono generalmente tombe a camera, accessibili tramite una scalinata che conduce a una o più camere sotterranee. Le pareti delle tombe sono spesso coperte da affreschi colorati che rappresentano scene di banchetti, danze, giochi funebri e cerimonie religiose.
Tra le tombe più famose troviamo la tomba dei Leopardi nota per i suoi affreschi che rappresentano un banchetto funebre con musicisti e danzatori, decorati con leopardi sui lati della parete d'ingresso; la Tomba delle Cacce e delle Pesche conosciuta per le sue scene che raffigurano attività all'aperto come la caccia e la pesca, rappresentando la natura e la vita quotidiana degli etruschi e la Tomba della Fustigazione con affreschi che mostrano scene di giochi e competizioni, inclusa una controversa scena di fustigazione.
Le Necropoli di Cerveteri e Tarquinia offrono un'opportunità unica di comprendere la cultura etrusca attraverso le loro pratiche funerarie e artistiche. Gli affreschi e le strutture tombali forniscono informazioni preziose sulla religione, la società, l'economia e la vita quotidiana degli etruschi. Gli etruschi credevano nella vita dopo la morte, e le tombe erano considerate case per i defunti. Le tombe più elaborate, come quelle a tumulo, riflettono l'importanza delle famiglie nobili e il desiderio di commemorare i defunti con grandezza. Gli affreschi spesso illustrano scene di banchetti funebri, che simboleggiano la continuità della vita oltre la morte.
Gli affreschi delle tombe di Tarquinia sono particolarmente significativi per il loro stile vivace e colorato. Essi rappresentano non solo la vita quotidiana ma anche credenze religiose e mitologiche, offrendo una visione dettagliata dell'immaginario etrusco.
I reperti trovati nelle necropoli durante gli scavi si trovano all'interno dei musei dove è possibile visitarlo. Il Museo Nazionale Cerite a Cerveteri espone reperti trovati nella necropoli, tra cui ceramiche, gioielli e utensili, mentre il Museo Nazionale Tarquiniense a Tarquinia ospita una vasta collezione di artefatti etruschi, inclusi sarcofagi, urne cinerarie e oggetti di uso quotidiano.
I visitatori possono esplorare le necropoli attraverso percorsi guidati che permettono di vedere da vicino le tombe e gli affreschi, imparando di più sulla storia e la cultura etrusca attraverso pannelli informativi e guide esperte.
Patrimonio Immateriale UNESCO del Lazio
Il patrimonio immateriale dell'umanità comprende pratiche, rappresentazioni, espressioni, conoscenze e abilità che le comunità, i gruppi e, in alcuni casi, gli individui riconoscono come parte del loro patrimonio culturale. Questo tipo di patrimonio viene trasmesso di generazione in generazione ed è costantemente ricreato dalle comunità e dai gruppi in risposta al loro ambiente, alla loro interazione con la natura e alla loro storia. Il Lazio vanta diverse tradizioni e pratiche culturali che sono state riconosciute come patrimonio immateriale dall'UNESCO. Tra queste, impossibile non citare la Macchina di Santa Rosa a Viterbo, una struttura alta circa 30 metri, del peso di circa 5 tonnellate, che viene trasportata a spalla da circa 100 uomini (detti "facchini") attraverso le vie del centro storico di Viterbo ogni anno, il 3 settembre, in onore di Santa Rosa, patrona della città.
La tradizione risale al XIII secolo, dopo la canonizzazione di Santa Rosa da Viterbo. La processione simboleggia la devozione e il legame della città con la santa. La macchina stessa è una torre luminosa, decorata con statue, luci e decorazioni floreali, che rappresenta la casa della santa.
Nel 2013, l'UNESCO ha riconosciuto la Macchina di Santa Rosa come parte del patrimonio immateriale dell'umanità, all'interno della candidatura "Le grandi macchine a spalla italiane", che include anche manifestazioni simili a Nola, Palmi e Sassari.
La Foresta Sacra di Bomarzo
Anche conosciuta come Parco dei Mostri, il Sacro Bosco di Bomarzo è un parco monumentale situato vicino a Viterbo. Sebbene non sia un sito UNESCO ufficiale, è un esempio straordinario di arte rinascimentale e giardini manieristici, noto per le sue sculture bizzarre e misteriose.