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Templi in Thailandia: 5 Wat da visitare

Templi in Thailandia: 5 Wat da visitare

Che tu voglia andare alla scoperta della natura incontaminata o della movida di cittadine frenetiche come Bangkok, se vuoi scoprire la vera essenza della Thailandia devi passare obbligatoriamente per i templi buddisti.

Innanzitutto, va detto che il buddhismo di matrice thailandese svolge un ruolo fondamentale nella vita quotidiana della popolazione locale. Basti pensare che il 90% della popolazione locale è devota al Buddhismo Therevada (una branca del Buddhismo Hinayana), e i fedeli si recano a praticare questa religione all’interno di particolari templi denominati wat.

Ricchi di architettoniche sfarzose e decorazioni meravigliose, i wat in Thailandia donano un fascino tutto loro al paese; sono più di 40mila, e al loro interno è facile trovare immagini di Buddha e dipinti che raccontano le storie del Ramakien, poema indiano rivisto in chiave thailandese, e del Jataka, raccolta di 547 storie delle vite anteriori del Buddha storico.

Nonostante siano ognuno diverso dall’altro, i Wat hanno in comune la presenza di un chedi, una sorta di pagoda d’oro o in pietra, in cui sono custodite le reliquie buddhiste, e un prang, una torre conica nello stile Khmer con un'ampia base.

In questo articolo abbiamo scelto cinque templi Wat che, artisticamente e storicamente, sono portatori di incredibili suggestioni, per questo se sei alla ricerca di te stesso e vuoi ritrovare una spiritualità che nelle nostre società si è andata a perdere, concediti una vacanza in Thailandia! Scopri tutti i fantastici templi da visitare!

I TEMPLI IN THAILANDIA PIU’ BELLI:

Wat Pho

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Wat Pho fa parte dei sei templi reali più ricchi e importanti del paese, è infatti il più grande e antico complesso di Bangkok. Fu edificato intorno al 1700, sotto il regno di re Phetracha e il suo scopo in principio, era quello di essere la sede dove venivano insegnate le arti della medicina Thai. Ancora oggi questa struttura è il luogo più importante in cui imparare la medicina tradizionale e il famoso massaggio thailandese.

In un secondo momento divenne uno dei templi principali sotto re Rama I, le cui ceneri sono custodite proprio all’interno. La struttura è importantissima perché dal 1832 custodisce la statua del Buddha sdraiato. Una statua enorme, icona della Thailandia tout court, lunga quarantasei metri e alta quindici metri. La posizione che ha il Buddhadi nella statua ha l’intento di suggellare la fase di passaggio dalla morte al Nirvana, inoltre presenta suoi piedi decorazioni in madreperla dove sono raffigurati 108 “laksanas” che sono segni di buon auspicio nella cultura locale.  

Il numero 108, inoltre, è considerato sacro nel buddhismo, in quanto rimanda alle 108 buone azioni che hanno portato Buddha alla perfezione. Intorno alla statua ci sono diversi contenitori in bronzo ed è usanza comune far cadere monete all’interno delle ciotole.

Wat Rong Khun

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War Rong Khun si trova al di fuori dalla città settentrionale di Chiang Raie e attira subito l'attenzione perché sembra proprio un castello cosparso di neve. Nel 1997, Chalermchai Kositpipat, un grande artista thailandese, ha avuto un’intuizione geniale: quella di rivoluzionare totalmente i colori classici che vengono usati nei Wat thailandesi e di eliminare completamente la colorazione. Da tale intuizione venne edificato Wat Rong Khun. Il tempio, infatti perde ogni connotato cromatico e diventa bianco, l’intento dell’artista era infatti quello di raffigurare la purezza spirituale.

La struttura ricoperta in vetro, presenta decorazioni che riproducono scene della mitologia buddista. Il colore bianco indica la purezza del Buddha, mentre il vetro vuole trasmettere trasparenza, saggezza e il Dhamma, principale insegnamento buddista. Si divide in due parti. La prima è denominata “inferno” e all’interno si trovano decorazioni e affreschi che simboleggiano l’ossessione dell’uomo per il possesso dei beni materiali. Sappiamo infatti che il Buddismo insegna il distaccamento dai beni materiali come ascesa alla perfezione e al paradiso. È per questo che per accedere all’altra area “il paradiso”, dovrai attraversare il ponte che ti condurrà fino alle statue dei guardiani del cielo.

Da questo punto non si può più tornare indietro, infatti le guardie del tempio non lo permettono. Questo perché l’attraversamento del ponte simboleggia metaforicamente il percorso buddhista che porta all’illuminazione. Si accede così all’ubusot, la cappella principale, dove un altoparlante annuncia di non fermarsi, per non cadere in tentazione e ascendere ai cieli. Sulle pareti sono presenti affreschi rappresentanti il ciclo della vita. Si tratta di una esperienza mistica da vivere con rigore e rispetto.

Wat Arun

Wat Arun templi thailandia

È il templio più antico della Thailandia e la sua peculiarità e che presenta delle sfavillanti guglie ornate, chiamate Prangs che danno l’impressione di accrescere l’altezza del templio. Questa sua caratteristica vuole simboleggiare l’aspirazione dell’uomo a raggiungere il cielo.

Per farti capire l’impressione visiva che si ha andando a visitare il templio, basti pensare che la più alta delle guglie, posizionata al centro dell’edificio, raggiunge gli 86 metri, mentre le altre si trovano ai quattro angoli. Le alte guglie stanno a rappresentare le cinque montagne dove vivevano gli dei, seguendo la cosmologia khmer. Il prang centrale più alto rappresenta invece il Monte Meru, montagna sacra della mitologia induista e buddhista.

Re Taskin rese il templio un luogo sacro durante il XVIII secolo e spostò qui la statua del Buddha di smeraldo, poi trasferito a Wat Phra Kaew. Durante il regno di Rama II, il Wat Arun subì delle modifiche e sulle guglie vennero aggiunti pezzi di porcellana che creano spettacolari giochi di luce quando sorge il sole e, proprio per questo, la struttura è stato ribattezzata con il nome di “Tempio dell’Alba”.

Wat Phra Kaew

Wat Phra Kaew templi thailandia

Wat Phra Kaew è il tempio più importante della Thailandia. Situato all’interno del Palazzo Reale, la struttura si compone di diversi edifici, nell'ubosoth centrale si trova la celebre statuetta del Buddha di smeraldo. La statua, posizionata sopra ad un altare in legno decorato in oro, è alta 66 centimetri e si costituisce di un unico blocco di giada.

Per la sacralità e l’importanza della statua, questa può essere toccata solamente dal Re thai in tre cerimonie annuali, molto sentite dalla popolazione locale che coincidono con l’alternarsi delle tre stagioni thailandesi, Marzo, Luglio e Novembre.

Infine, aleggiano diverse leggende sulla statua, riportiamo quella maggiormente accreditata: secondo il mito il Buddha di smeraldo venne costruito nel 43 a.C in India, e solo dopo 300 anni venne trasportato in Sri Lanka. Questo avvenne nel 457, quando il sovrano della Birmania volle la statuetta per accrescere il buddhismo Therevada nel suo paese. La nave che lo stava trasportando però naufragò, e la statua finì nelle coste dell’Impero Khmer, in Cambogia. Da quel momento il Buddha di Smeraldo peregrinò in diversi luoghi, girando tutta l’Asia, fino a raggiungere in ultimo la Thailandia.  Ma anche in Thailandia la statuina venne continuamente spostata da un tempio all’altro, fino al 1784 in cui il monarca Rama I lo collocò definitivamente nel padiglione principale del Wat Phra Kaew, all’interno del Grande Palazzo Reale.

Wat Pa Maha Chedi Kaew

Wat Pa Maha Chedi Kaew

I templi thailandesi sono l’espressione della cultura thai e non per forza, hanno alle spalle una storia secolare. Come per il Tempio Bianco, anche il Wat Pa Maha Chedi Kaew nella provincia di Sisaket è di recente costruzione, nonostante ciò, la sua importanza cresce di anno in anno grazie alla sua peculiarità!

Il tempio è infatti costruito con oltre 1,5 milioni di bottiglie di birra riciclate! Hai sentito bene birre riciclate! Questo avvenne perché negli anni 80, i monaci buddisti stavano architettando un nuovo modo per velocizzare lo smaltimento dei rifiuti, così aiutarono il distretto di Khun Han ad avere una condotta più etica e sostenibile verso l’ambiente.

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