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Luoghi insoliti in Italia: 6 posti che forse non conoscevi

Luoghi insoliti in Italia: 6 posti che forse non conoscevi

Se stai cercando i luoghi più strani dove soggiornare in Italia, sei nel posto giusto! Il turismo esperienziale è infatti il trend del momento. Sempre più persone vogliono concedersi vacanze uniche e indimenticabili dove l'esperienza vissuta è al primo posto.

Ecco una lista dei 6 luoghi più insoliti da visitare in Italia. Preparati a scoprire destinazioni sorprendenti e affascinanti e a vivere un esperienza fuori dal comune!

La Grotta delle Torri di Slivia - Friuli Venezia Giulia

La Grotta delle Torri di Slivia

La Grotta delle Torri di Slivia, nel comune di Duino-Aurisina, a Trieste, deve il suo nome alle tante torri stalagmitiche che presenta. Scoperta nel 1885,è accessibile al pubblico dal 1967, grazie alla costruzione di un sentiero interno e di una scalinata in ferro. L'anno successivo, nel 1968, ha accolto i primi visitatori.

Il tour guidato inizia con un breve viaggio a bordo di un agribus. Un trattore con rimorchio, che ti condurrà all'ingresso della grotta in pochi minuti dalla biglietteria.

La visita all'interno dura circa 75 minuti. Inoltre, percorso prevede la discesa di 200 gradini e la successiva risalita. All'interno della grotta, la temperatura è piuttosto bassa e l'umidità rende alcuni tratti scivolosi, quindi indossa scarpe con suola in gomma.

Info Utili

  • costo biglietto: 12€ intero, 8 € ridotto.
  • orari partenza visite: 10:30, 14:00, 15:30.
  • Apertura: la Grotta è aperta ai visitatori a marzo, aprile, maggio, prima metà di giugno, ottobre e novembre solo il sabato, la domenica e nei giorni festivi. A luglio, agosto e prima metà di settembre tutti i giorni. Negli altri mesi è visitabile solo su prenotazione per gruppi di minimo 10 persone.
  • Dove dormire in Friuli Venezia Giulia: Camping Village Mare Pineta

Il campanile sommerso del Lago di Resia - Trentino Alto Adige

campanile sommerso del Lago di Resia

Un luogo altrettanto suggestivo e insolito è il Campanile sommerso nel lago di Resia. Icona della Val Venosta, in Trentino, è un campanile che sorge sul lago trentino circondato da montagne selvagge. Campanile solitario della chiesa romanica, costruita nel XIV secolo, è stata testimone di eventi drammatici legati alla costruzione di una diga.

Dopo la Prima Guerra Mondiale, quando l'Alto Adige passò all'Italia, emerse l'idea di creare un lago artificiale per produrre energia elettrica. Furono concessi permessi per innalzare il livello dell'acqua fino a 5 metri, inizialmente, senza minacciare i villaggi di Curon e Resia.

I Problemi arrivarono dopo. Nel 1939, fu permesso alla società "Montecatini" di costruire una diga vicino al "Mittersee", aumentando l'altezza dell'acqua fino a 22 metri. Gli abitanti locali furono così ignorati e con l'inizio della Seconda Guerra Mondiale, il progetto fu sospeso. Nel 1947, la "Montecatini" annunciò la ripresa dei lavori.

Nell'estate del 1950, il lago artificiale divenne una realtà, sommergendo 677 ettari di terre abitate. Quasi 150 famiglie persero tutto e molte furono costrette a emigrare. I risarcimenti furono modesti e gli abitanti di Curon furono sistemati in abitazioni provvisorie nella Vallelunga. Questo progetto, che ebbe inizio durante il periodo fascista, privò molte famiglie delle loro fonti di sostentamento.

Una storia drammatica che portò molte persone a lasciare le proprie abitazioni ma che oggi regala un luogo davvero suggestivo. La storia e il ricordo di questi accadimenti persistono vivi nella cultura locale. Sottolineando l'importanza di visitare il lago, per preservare la memoria e non commettere più gli errori del passato.

Info Utili

  • Come raggiungere il lago di Reisa in auto: partendo dall'autostrada del Brennero, esci a Bolzano Sud. Da lì, procedi lungo la strada MeBo e segui la statale che attraversa la Val Venosta, fino a destinazione.
  • Secondo le leggende: in inverno quando il lago si ghiaccia, si dice che si possano ancora udire le campane della chiesa. La stranezza risiede nel fatto che queste ultime sarebbero state rimosse nel luglio del 1959.
  • Dove dormire in Trentino: TH Marilleva 1400

Il Parco dei mostri di Bomarzo - Lazio

Parco dei mostri di Bomarzo

Nascosto tra i boschi di Viterbo, il Parco dei Mostri di Bomarzo è un luogo fuori dal tempo. Sculture gigantesche e grottesche, creature mitologiche e architetture bizzarre si ergono tra la natura selvaggia, creando un'atmosfera surreale e affascinante.

Il parco è stato creato nel XVI secolo dal principe Vicino Orsini. È un labirinto di emozioni che ti invita a immergerti in un mondo fantastico. Qui realtà e immaginazione si mescolano. È un luogo che stimola la curiosità e l'immaginazione, un'esperienza unica per chi ama l'arte, la natura e il mistero.

Info Utili

  • Come raggiungere il parco dei Mostri: Il Parco dei Mostri si trova nel suggestivo borgo di Bomarzo, in provincia di Viterbo. Per raggiungerlo in auto, l'opzione più comoda è utilizzare l'autostrada del Sole (A1). Se arrivi da sud, esci a Orte; se invece procedi da nord, l'uscita corretta è Attigliano. Una volta usciti dall'autostrada, segui semplicemente le indicazioni stradali per Bomarzo.
  • Prezzo Biglietto: biglietto intero 13 €, ridotto (bambini dai 4 ai 13 anni) 8 €
  • Orari di apertura: aperto tutti i giorni dalle 9 alle 18

Vincent City: un sogno a colori nel cuore del Salento

Immagina di varcare i cancelli di un mondo fantastico, dove l'arte prende vita e i colori prendono vita. Benvenuto a Vincent City, la creazione unica e visionaria di Vincent Maria Brunetti.

Nascosta tra le campagne della Puglia, questa città immaginaria è un'esplosione di creatività e colori, nata tutta da elementi di riciclo. Con peluche enormi, sculture strane, mosaici colorati e frasi misteriose, questo posto invita a perdersi in un labirinto di emozioni.

Ogni angolo di Vincent City è un'opera d'arte, un riflesso dell'anima del suo creatore. Passeggiando tra le sculture e le installazioni dell'artista, si ha la sensazione di entrare nel mondo di un bambino. Quel bambino che conserva ancora la capacità di meravigliarsi.

Ma Vincent City non è solo un museo all'aperto. È un luogo vivo, pulsante, dove l'arte si fa esperienza. Assistere a una delle performance di Vincent è un'emozione unica, un'esplosione di energia e creatività.

Info Utili

  • Indirizzo: Guagnano a circa 24 chilometri da Lecce
  • Cosa portare: Abiti comodi e una macchina fotografica.
  • Aperto alla spontaneità: Preparati a lasciarti sorprendere!
  • dove dormire: Messapia Resort - Lamanna's Hotel

Il paese fantasma di Pentedattilo - Calabria

Pentedattilo

Considerato il paese fantasma più suggestivo della Calabria, Pentedattilo si trova a Melito Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria. Abbandonato a causa di fenomeni migratori e continue minacce naturali, è un suggestivo paese arroccato sulla rupe del Monte Calvario.

Il borgo si aggrappa a uno sperone di roccia, che somiglia a una mano con cinque dita rivolte verso il cielo. È da qui che infatti deriva il nome Pentedattilo: dalle parole greche "penta" (cinque) e "daktylos" (dita). Questo luogo ha ispirato Escher, il celebre incisore e grafico olandese, che lo ha ritratto in due delle sue opere.

Molte sono le leggende che aleggiano su Pentedattilo. Chi dice di aver avvistato durante una iniziativa un uomo incappucciato, chi dice che nelle notti si sentono urla disumane. Noi abbiamo deciso di raccontarvi solo una di queste leggende, sta a voi scoprire le altre!

La leggenda della Mano del Diavolo di Pentedattilo

Si narra che nel XVII secolo, vi erano due famiglie importanti nel paese, una in conflitto con l'altra. Gli Abenavoli di Montebello e gli Alberti.

Il barone Berardino Abenavoli si innamorò di Antonietta Alberti. Lei però fu promessa in sposa a Don Alberto Cortez. Così il barone accecato dalla gelosia decise di organizzare una vendetta sanguinosa.

La notte della vigilia di Pasqua, Berardino e i suoi uomini entrarono nel castello degli Alberti massacrando la famiglia. Il conte Lorenzo Alberti fu ucciso con 18 pugnalate, lasciando un'impronta insanguinata sulla parete del castello. Questa impronta è diventata nota come la "Mano del Diavolo", simbolo della tragedia e della vendetta che segnò Pentedattilo.

Ancora oggi si crede che l'impronta della mano di Lorenzo sia visibile all'alba. Le cinque dita illuminate dal sole diventano rosse come il sangue.

Il mito delle anime nella mano del diavolo di Pentedattilo sopravvive ancora oggi. Si dice che quando soffia, si sentono ancora le urla del marchese e della sua famiglia uccisi nel sonno.

Info Utili

  • Per raggiungere Pentedattilo in auto, segui la SS 106 Jonica verso Melito Porto Salvo, dove Pentedattilo è una frazione. Per gli appassionati di trekking, è possibile partire a piedi da Melito Porto Salvo con circa due ore di cammino.
  • Dove dormire nei pressi di Reggio Calabria: Villaggio Jonio Blu

Il giardino incantato di Sciacca - Sicilia

il giardino incantato di Sciacca

Il Giardino incantato di Sciacca è un luogo surreale, magico e misterioso. Un vero e proprio museo a cielo aperto, frutto del folle lavoro del grande Filippo Li Testi. L'artista dopo essere ritornato dall’America, regalò all’isola siciliana un giardino di inestimabile valore.

Il Giardino Incantato di Sciacca è un luogo colmo di sculture, ognuna rappresentante un volto con un'espressione diversa. Allegri, malinconici, tristi, sguardi persi nel vuoto che raffigurano i pensieri nascosti del loro creatore.

Vialetti di testi ammassate, raffiguranti sia personaggi storici che inventati. Queste sculture impegnarono tutta la vita dell'artista, portando Filippo a creare anche nella dimora in cui risiedeva un piccolo capolavoro artistico. Non potendo scolpire i muri dell'abitazione, decise così di dipingerli con file di grattacieli che ricordano il suo periodo americano.

Dopo la sua morte, Jean Dubuffet, creatore dell'Art Brut, rimase così affascinato da questo luogo misterioso da portare alcune delle opere al Museo di Art Brut di Losanna.

Info Utili

  • Come raggiungere il giardino incantato di Sciacca: si trova ai piedi del monte Kronio in via Filippo Bentivegna, a soli 16 km dal centro di Sciacca.
  • Prezzo biglietto: Il biglietto di ingresso costa 3€, ridotto 1,50€.
  • Orari di apertura: aperto tutti i giorni da novembre a Marzo dalle 09:30 alle 11:30 e dalle 15:00 alle 18:00. Da Aprile a Ottobre dalle 09:30 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:30
  • Dove dormire a Sciacca: Mangia's Club Lipari

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